USCIRE DAL CARCERE: La fortezza, vuota? Carcere dentro e fuori
Nell'anno scolastico conclusivo dell'indirizzo di Scienze sociali il percorso didattico quinquennale - caratterizzato da una graduale presa di coscienza di alcuni dei meccanismi di controllo e manipolazione delle società di massa, come delle dinamiche stratificate tra individuo, gruppo, contesto sociale - si focalizza l'attenzione con un percorso tematico (interdisciplinare, interclasse e in collaborazione con l'Iprase di Trento) sulla realtà del carcere. La scuola con il festival CRATere nell'a.s. 2010/11 ha ospitato l'esperienza più importante a livello nazionale di teatro in carcere: "La Compagnia della Fortezza" di Volterra, con il regista Armando Punzo e gli attori carcerati. Uno di essi di recente è il protagonista del film "Reality" di Garrone. Il percorso di liberazione diviene metafora personale per ogni studente, sospeso nell'ambivalenza di differenti istituzionalizzazioni, prigioni, appunto, più o meno esplicite, fuori o dentro.
LINK:
"Arte e teatro come pratiche evolutive" tra teatro e follia
"Cesare deve morire" e l'esperienza di Rebibbia
Bruno Bettelheim, "La fortezza vuota"
Film: "Reality", di Matteo Garrone
Nell'anno scolastico conclusivo dell'indirizzo di Scienze sociali il percorso didattico quinquennale - caratterizzato da una graduale presa di coscienza di alcuni dei meccanismi di controllo e manipolazione delle società di massa, come delle dinamiche stratificate tra individuo, gruppo, contesto sociale - si focalizza l'attenzione con un percorso tematico (interdisciplinare, interclasse e in collaborazione con l'Iprase di Trento) sulla realtà del carcere. La scuola con il festival CRATere nell'a.s. 2010/11 ha ospitato l'esperienza più importante a livello nazionale di teatro in carcere: "La Compagnia della Fortezza" di Volterra, con il regista Armando Punzo e gli attori carcerati. Uno di essi di recente è il protagonista del film "Reality" di Garrone. Il percorso di liberazione diviene metafora personale per ogni studente, sospeso nell'ambivalenza di differenti istituzionalizzazioni, prigioni, appunto, più o meno esplicite, fuori o dentro.
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